Ogni frutto della terra ha una caratteristica vibrazionale precisa, al di là del valore nutrizionale. Cibo crudo o cotto, frutta o latte, cereali o legumi, cibi ricchi di glutine o pseudocereali, combinazioni alimentari o monocibo, sono solo alcuni degli antagonisti di una moltitudine di scelte che definiscono gli infiniti percorsi e le sperimentazioni, nella perfezione della ricerca del sé. Ogni scelta si basa sempre sul proprio equilibrio interiore che non è dato dal cibo di per sé. La scelta alimentare è solo una diretta conseguenza del nostro stato vibrazionale, in cui le emozioni hanno il maggior peso energetico.
I cibi solari, i frutti acquosi zuccherini, alimentano le emozioni, a discapito delle radici e dei pensieri; i cibi terrestri, tra cui patate e cereali agiscono sulla mente; i cibi neutri (tendenti all'equilibrio degli opposti) come le verdure, gli ortaggi, i legumi, il riso e altri cereali poveri di glutine favoriscono l'osservazione di sé, il bilanciamento tra la sfera mentale ed emozionale. L'equilibrio interno maschile e femminile è riflesso all'esterno nelle proprie scelte personali. Yin e yang si ritrovano nel cibo, in armonia con i cicli naturali e sulla base delle variazioni locali e stagionali. Anche nei prodotti animali ci sono degli equilibri sulla base del contenuto di sale o di zucchero. Lo yogurt è molto più yang di un formaggio ad esempio. Un delicato equilibrio che sulla base dello stato interiore si riproduce costantemente all'esterno. Un disequilibrio emozionale porta più verso il consumo di zuccheri; mentre quello mentale principalmente verso il cibo salato. Ogni stato ha delle sfumature, come dei colori più chiari o più scuri sulla base dell'intensità del femminile e del maschile corrispondenti. Accogliamo ogni stato, riconoscendo la perfezione di ogni passo. Ogni momento non è privazione, bensì comprensione e consapevolezza della perfezione di ogni qui e ora.


- accrescere la compassione verso gli esseri viventi (animali, piante, frutti, semi): Sviluppando la compassione possiamo riconoscerli per ciò che sono: vita ed espressione di essa. Nella consapevolezza si genera armonia e benessere in noi stessi: ringraziando, onorando il dono del cibo che nutre il nostro corpo e la nostra anima, favorendo forme pacifiche di convivenza e di sinergia, vivendo in armonia con la Madre Terra, seguendo i cicli naturali stagionali;
- migliorare il rapporto con il proprio corpo: il cibo costruisce il nostro corpo fisico e rispecchia la nostra immagine, spesso condizionata da modelli esterni che ci tengono ancorati alla nostra immagine fisica. Ascoltando il nostro corpo attraverso i segnali che ci trasmette costantemente possiamo imparare a prendercene cura, rispettandolo e autoeducandoci a seguire la sua saggezza, riscoprendoci esseri unici e speciali con le nostre caratteristiche!
- amplificare la connessione alla terra: dalla terra siamo nati e radicandoci in essa possiamo diventare sempre più consapevoli del cibo di cui realmente il nostro corpo necessita. Prendendoci cura della terra, possiamo produrre localmente, a km0, potenziando le reti locali e regionali, coltivando con consapevolezza il nostro territorio. In questo modo diventiamo sostenitori attivi e responsabili di una vita rispettosa dell'ambiente, con un cibo semplice e naturale sulle nostre tavole.